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4 Semplici Abitudini Per Prevenire O Attenuare La Comparsa Della Gobba

Quella che comunemente chiamiamo gobba, e che in medicina si chiama ipercifosi, è un’accentuazione della curvatura fisiologica della spina dorsale, nota come cifosi. Questa condizione patologica è visibile soprattutto nelle donne di età avanzata e può essere causata da vari fattori, quali artrite, osteoporosi, debolezza muscolare o anche solo abitudini errate.

Di solito si presenta in forma lieve e sopportabile, ma se si aggrava può davvero essere invalidante, poiché genera dolore, difficoltà nella respirazione e nella digestione e molto altro.

Quando si hanno dei problemi in tal senso è fondamentale consultare un Chiropratico , ma poiché siamo dell’idea che prevenire sia sempre meglio che curare, vogliamo consigliarvi 4 dritte per prevenire la comparsa di questa fastidiosa condizione.

1. Yoga

La pratica dello yoga ha come effetti principali il rafforzamento dei muscoli e il miglioramento della flessibilità. Per questo è stato ampiamente osservato che la pratica di questa disciplina aiuti a contrastare l’insorgenza di una cifosi accentuata.

2. Vitamine C e D

Mentre la vitamina C, cioè l’acido L-ascorbico aiuta il tessuto connettivo a rimanere in salute, la vitamina C permette di assimilare il calcio ed è fondamentale per la salute delle ossa.

3. Una postura corretta

Mantenere una postura corretta nella vita di tutti i giorni non è facile, complice la sedentarietà imperante nelle nostre attività. Sforzarsi in questo senso però può avere effetti incredibili: a beneficiarne sono soprattutto i muscoli della schiena che si fortificano e sostengono meglio la colonna vertebrale evitando che collassi.

4. Esercizio fisico costante

Esercizio fisico costante ci aiuterà a rafforzare e mantenere tonici i muscoli della schiena e del collo, prevenendo contemporaneamente la perdita di vigore nelle ossa. Come nel caso della postura, mantenere i muscoli in salute vuol dire pesare meno sulla spina dorsale.

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Vertigini, Mal Di Schiena E Problemi Di Postura: E Se Fosse Colpa Dei Denti Storti?

Avete mai riflettuto su quanto il nostro corpo sia una macchina praticamente perfetta?

Nonostante qualcosa possa andare nel verso sbagliato, continua ad esserlo perché porta avanti con estrema precisione migliaia di processi involontari, senza che noi ne siamo al corrente. Ciò che è ancora più curioso è il fatto che esistono dei collegamenti insospettabili tra le diverse parti del corpo: sapete ad esempio che una dentatura non allineata può causare problemi di deambulazione? Il motivo è facile da spiegare…

Quando parlano di occlusione, i dentisti si riferiscono alla chiusura delle arcate dentali: ognuno di noi le serra in maniera differente anche se esiste un solo modo di farlo correttamente. Per considerarsi normale, l’occlusione dentale deve comportare le seguenti condizioni:

1)
L’arcata dentale superiore si sposta in avanti rispetto a quella inferiore, e la coppia di molari e premolari superiore precede di mezzo dente circa l’omologa inferiore.
2) Ogni dente tocca esattamente due denti dell’altra arcata.
3) Gli incisivi superiori coprono di un terzo la lunghezza di quelli inferiori.

Solo se si verificano tutte e tre le condizioni i muscoli del volto e del collo non sono soggetti a tensioni. Al contrario, se si verifica una situazione differente da quella descritta, vuol dire che l’occlusione è causa di un anomalo funzionamento dei muscolisopra citati, oltre a quelli responsabili della deglutizione, della masticazione e dell’articolazione dei suoni.

L’anomalia si estende però anche ad altri muscoli del corpo, come quelli addetti alla deambulazione e alla postura. Il motivo? La tensione si propaga sulla colonna vertebrale che ovviamente determina il modo in cui camminiamo. Non è raro che soggetti che manifestano problemi ai denti e malocclusione accusino anche mal di schiena, cifosi e deambulazione scorretta.

Le problematiche che può causare una malocclusione sono anche altre: può essere compromesso la struttura dell’orecchio interno, provocando vertigini, giramenti di testa improvvisi e problemi a mantenere l’equilibrio, e possono scaturire anche reflussi gastroesofagei.

Dunque, i motivi per cui ci si dovrebbe prendere cura dei denti non è solo per un fatto estetico ma, come ci si doveva aspettare, per mantenere in salute tutto il resto del corpo.

Se soffrite di questi sintomi non esitate a contattarci la Chiropratica Caronti è ciò che fa per voi.

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9 Piante Che Dovresti Tenere In Casa Per Dormire Bene Ogni Notte

Chi ne soffre potrà confermarlo: l’insonnia è un disturbo odioso, che non solo incide gravemente sull’umore e sulla capacità produttiva, ma che a lungo andare può tradursi in vere e proprie patologie fisiche.

Per contrastarla ci sono sul mercato molti rimedi in forma di farmaci o infusi, ma un ruolo fondamentale può giocare anche l’ambiente circostante. Alcune piante ad esempio hanno un effetto rilassante sul nostro corpo e possono essere di grande aiuto. Non posiamo promettervi che mettendo queste piante in casa dormirete come ghiri, ma di sicuro esse gioveranno al vostro benessere psicofisico.

Ecco 9 piante comuni che fanno bene al sonno:

 

1. Lavanda

Il profumo della lavanda ha un effetto benefico sull’ansia e sullo stress, agisce abbassando la frequenza cardiaca e per questo induce il sonno.

 

2. Aloe Vera

Indicata anche dalla Nasa come una delle piante più benefiche per gli ambienti chiusi, l’Aloe Vera è in grado di emettere ossigeno nelle ore notturne e purifica l’aria dagli agenti chimici.

 

3. Clorofito o pianta ragno

immagine: madaise/Flickr

Detta anche nastrino, questa pianta è facile da mantenere e moltiplicare. Anche questa emette ossigeno durante la notte ed è perfetta per chi ha problemi respiratori.

 

4. Sansevieria

immagine: Martin Olsson/Wikimedia

Detta anche lingua di suocera, questa pianta è in grado di filtrare le tossine presenti nell’aria (formaldeide, tricloroetilene e benzene).

 

5. Valeriana

Molti ne conoscono l’estratto, ma anche la pianta ha grandi proprietà calmanti sui nostri nervi.

 

6. Pothos

Anche il pothos è stato indicato dalla Nasa come perfetto per purificare gli ambienti chiusi; tra l’altro è facilissimo da tenere in vita!

 

7. Edera comune

Ha effetti benefici su asma e allergie, oltre ad essere molto resistente e bellissima da vedere.

 

8. Gardenia

immagine: Tatters/Flickr

Molti studi hanno provato che la gardenia ha un effetto calmante paragonabile a quello del Valium. Aiuta a rilassarsi e favorisce il sonno.

 

9. Gelsomino

immagine: maxpixel

Secondo uno studio della Wheeling Jesuit University, l’odore del gelsomino agisce direttamente sull’ansia e sullo stress.

 

@chiropraticacaronti

fonte: curioctopus.it

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Lo Sbadiglio, prodigio della natura

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo sbadiglio, prodigio della natura!

Lo spalancare la bocca ed aspirare intensamente l’aria per poi buttarla di nuovo fuori, è da anni un meccanismo studiato dagli esperti. Le spiegazioni date alla necessità di sbadigliare sono state diverse, ognuna plausibile: c’è chi ha ipotizzato che in questo modo si immetta in circolo abbastanza ossigeno per “risvegliare” il cervello assonnato o annoiato.
Tuttavia una recente ricerca ha spiegato che la funzione principale dello sbadiglio è quello di “raffreddare” la testa: lo studio ha misurato la temperatura del cranio prima e dopo aver sbadigliato, rivelando come l’innalzamento della temperatura possa essere responsabile dell’innesco dello sbadiglio. Proprio come un computer, il cervello ha bisogno di aria fresca per lavorare bene!

#chiropraticacaronti

 

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Come portare lo zaino

 

(fonte: the Huffington post)

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Collegamenti tra intestino e schiena

E’ importante tenere in considerazione l’intestino come causa di mal di schiena.

Intestino e schiena sono intimamente collegati da molti punti di vista, sia anatomici che funzionali: per questo si influenzano a vicenda.

#1 COLLEGAMENTO ANATOMICO

Tutta la struttura dell’intestino, dal tenue al colon, è in intimo contatto con la colonna vertebrale e con i suoi muscoli.

Si può quindi capire come l’irritazione cronica dell’intestino possa avere un effetto negativo sui muscoli della schiena, rendendoli maggiormente contratti.

A fare le spese di questa situazione è in particolare il muscolo psoas, che vedremo più tardi, ma che come puoi vedere è uno di quelli più a contatto con l’intestino.

Relazione intestino-psoas

#2 L’INTESTINO INFLUENZA LA QUALITÀ DEI TESSUTI

Tutto ciò che mangiamo serve a nutrire i nostri tessuti, compreso il tessuto muscolare.

Se la nostra dieta è povera di nutrienti provenienti da cibi freschi, ed il nostro intestino è cronicamente poco funzionante, l’assorbimento dei nutrienti sarà scarso.

Di conseguenza, peggiorerà la qualità dei nostri tessuti, ed il tessuto muscolare sarà uno dei primi a farne le spese.

#3 IL MICROBIOTA INTESTINALE

La flora microbica intestinale ha suscitato grande interesse nella ricerca medica dal 2010 in poi.

Si è scoperto che la grande quantità di batteri che popola il nostro intestino è responsabile di una serie di funzioni indispensabili alla nostra sopravvivenza.

Non solo: la produzione di alcune sostanze chimiche può avvenire soltanto in presenza di una flora microbica in buona salute.

In presenza di problemi intestinali, e quindi di verosimile flora microbica non in buona salute, abbiamo una maggiore possibilità di avere dolore ed infiammazione intestinale, che come abbiamo visto possono propagarsi alla colonna vertebrale.

SINTOMI DI QUANDO È L’INTESTINO AD ESSERE RESPONSABILE DEL MAL DI SCHIENA

Sfortunatamente non ci sono esami o sintomi che determinino con precisione quando il problema è l’intestino, nè si può escludere che lo sia anche se si hanno “problemi vertebrali”.

Il metodo migliore è fare una valutazione completa e ragionare sui sintomi.

Infatti, chi ha problemi alla schiena legati (almeno in parte) all’intestino:

  • ha solitamente dolore uniforme, non localizzato in un punto
  • avverte anche sensazioni di “bruciore“
  • ha concomitanza di gonfiori, stipsi o colon irritabile

Un metodo molto funzionale è quello “empirico”: si prova ad impostare un regime alimentare ad hoc per almeno un paio di settimane, e si assiste alle reazioni.

Se c’è un miglioramento parallelo delle funzioni intestinali e del mal di schiena avremo trovato la causa.

COSA PUOI FARE DA SUBITO

Ci sono diverse cose che puoi mettere in pratica immediatamente, senza dover fare alcuna visita o approfondimento.

Questi semplici consigli possono permetterti di migliorare da subito sia la tua funzionalità intestinale, sia il tuo mal di schiena, che questi siano collegati o meno.

#1 SEGUI UNA ALIMENTAZIONE CIRCADIANA

Diversi studi hanno indicato che l’alimentazione circadiana è quella che più favorisce le funzioni intestinali e gastro enteriche generali, perchè rispetta i fisiologici ritmi del corpo.

#2 FAI DEL MOTO E BEVI MOLTA ACQUA

Una leggera attività sportiva e una corretta idratazione aiutano la peristalsi e quindi la corretta attività intestinale.

CONCLUSIONE

Mal di schiena e problemi intestinali sono spesso in concomitanza.

Se si vuole migliorare lo stato di benessere complessivo, si deve lavorare sia sull’ aspetto alimentare sia sull’ aspetto fisico, oltre che naturalmente su quello psicologico.

 

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I piedi di chi porta da sempre scarpe sono poveri, come pure la sua motricità e postura. Non è mai troppo tardi per diventare ricchi.

 

Nel corso dei secoli l’essere umano ha sempre dovuto adattarsi all’ambiente circostante per sopravvivere.

Alcuni di questi adattamenti hanno stimolato miglioramenti, altri dei peggioramenti. E’ il caso dei nostri piedi che hanno dovuto adattarsi a stare rinchiusi dentro scarpe lisce ma scomode, e a calpestare superfici senza asperità. Questo necessario adattamento alle comodità della civiltà moderna, ha reso più povera non solo la nostra percezione sensoriale ma anche il nostro cialis portamento. Una cattiva abitudine che in molti casi

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ha contribuito a favorire sintomatologie dolorose derivanti da una innaturale deambulazione e postura.

Nel tentativo di porre rimedio, molto spesso si è finito con il peggiorare le cose. La maggior parte degli aiuti tecnologici in questo campo, solette e plantari, scarpe pronanti o spinanti, non importa in che materiale o in che forma confezionati, hanno tutti un comune denominatore devastante: proteggere i nostri piedi.
Non si è capito che i nostri piedi non vogliono essere protetti, ma allenati a proteggersi da soli. Se a vostro figlio che non sa nuotare mettete un salvagente, e non fate altro, scordatevi che possa diventare bravo come un pesce. Prima o poi qualcuno dovrà insegnargli i rudimenti del nuoto. Per i nostri piedi il discorso non è molto diverso. Fin da piccoli li proteggiamo e ci dimentichiamo di allenarli. Così facendo proibiamo ai nostri appoggi di incontrare quelle sensazioni che sono promotrici della corretta crescita e forma dei nostri piedi. La camminata e la corsa che ne deriva non è naturale.

Abebe Bikila vince la maratona all' Olimpiade di Roma 1960 correndo a piedi nudi (fonte wikipedia.com)

Oggi, per crescere dei buoni piedi, bisogna cominciare molto presto. Non bisogna perdere nessuna occasione per far sentire ai nostri piedi il caldo e il freddo e soprattutto non bisogna temere che i piedi si sciupino camminando su superfici aspre. Per voi maratoneti, l’immagine e il ricordo del grande Abebe Bikila, è un buon esempio di questa ricchezza. Certo se non avete cominciato a correre scalzi fin da piccoli come ha fatto lui, scordatevi di poter correre una maratona, ma la ricchezza sensoriale fatta dai suoi piedi, ha reso possibile i suoi successi. L’esperienza fatta a piedi nudi è stata promotrice della sua forza ed eleganza nella corsa, leggera e allo stesso tempo potente. Una rullata al suolo perfetta che lo avrebbe distrutto dai piedi alla testa se fosse stato diversamente. Il piede nudo, che sente il terreno direttamente, diventa il coordinatore perfetto di tutte le sinergie motorie. Un eccellente direttore d’orchestra per quella melodia cinetica che è garanzia di un corretto utilizzo di tutto l’apparato locomotore.

Ecco, voi dovreste esercitare la vostra efficacia allo stesso modo, cominciando con il camminare e poi con il corricchiare a piedi scalzi. Sono le sensazioni di contatto diretto con pressioni diverse nelle diverse parti del piede, combinate a movimenti di rullata e di torsione nelle più svariate combinazioni, che danno ricchezza ai nostri movimenti, rendendoci unici e inconfondibili nel nostro portamento, nella nostra postura ed in definitiva nella nostra motricità.

Solette Prima. Per camminare a "piedi nudi" con le Vostre scarpe.

Dal libro di Norman Doidge, Il cervello infinito, a pagina 104, ecco una conferma dell’importanza dello stimolo sensoriale in arrivo dai nostri piedi; “… il lavoro si sta concentrando sul «controllo motorio grossolano», una funzione che si deteriora con l’invecchiamento, provocando perdita d’equilibrio, tendenza a cadere, difficoltà di movimento. A parte l’indebolimento dell’apparato vestibolare, questo declino è causato dalla diminuzione del feedback sensoriale proveniente dai piedi. Secondo Merzenich, l’aver indossato le scarpe per decenni limita il feedback sensoriale dai piedi verso il cervello. Se camminassimo a piedi scalzi, il nostro cervello riceverebbe una grande varietà di input, come se camminassimo su una superficie irregolare. Le scarpe sono una piattaforma relativamente piana che disperde gli stimoli, e le superfici su cui camminiamo sono sempre più artificiali e perfettamente lisce. Ciò porta a « de-differenziare » le mappe cerebrali a cui afferiscono le piante dei piedi, limitando così la guida che il tatto fornisce al controllo dell’equilibrio. Quindi iniziamo a usare bastoni, stampelle, deambulatori, oppure ci affidiamo agli altri sensi per mantenere l’equilibrio. Ricorrendo a queste compensazioni anziché esercitare i sistemi cerebrali compromessi, non facciamo che accelerarne il declino.”

 

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Il nostro migliore alleato: l’ acqua!

L’ ACQUA, 25 nozioni per imparare ad apprezzarla meglio:

1)Quasi il 2% della popolazione nel mondo occidentale è cronicamente disidratata.
2)In circa il 30% delle persone il meccanismo della sete è cosi debole da essere scambiato per fame.
3)Già a moderata disidratazione il metabolismo e tutte le funzioni del corpo umano rallentano del 3%.
4) Uno studio condotto all’ Università di Washington ha dimostrato che un solo bicchiere d’ acqua è in grado di “spegnere” la fame notturna in quasi il 100% dei casi.
5)La mancanza d’ acqua è la prima causa di fatica.
6)Alcuni studi preliminari indicano che 8-10 bicchieri d’ acqua al giorno, bevuti regolarmente, possono significativamente ridurre dolori alla schiena e articolazioni

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nell’ 80% dei pazienti.

7)La diminuzione di solo 2% di acqua nell’ organismo può causare problemi di memoria a breve termine, problemi nello svolgimento di calcoli, e difficoltà di concentrazione.
8)Bere 7 bicchieri di acqua al giorno diminuisce il rischio di cancro al colon fino al 45%, diminuisce il rischio di cancro al seno del 79% e diminuisce del 50% la possibilità di cancro alla vescica.
9)L’acqua raccoglie le sostanze tossiche di scarto dalle diverse parti del corpo e le trasporta al fegato e ai reni, cosí che possano essere eliminate.
10)L’acqua é il lubrificante principale nelle giunture delle articolazioni ed aiuta a impedire l’artrite e mal di schiena.

11)L’acqua é il principale solvente per tutte le sostanze nutritive, vitamine e minerali
12)Bere acqua é la possibilitá migliore, per dimagrire. Bevendo regolarmente acqua di dimagrisce senza dover essere costretti a seguire una dieta.
13)L’acqua é la miglior sostanza lassativa e impedisce la stipsi (stitichezza).
14)L’acqua riduce il rischio da infarto e ictus cerebrale.
15)Con l’acqua si mantiene il normale ritmo del sonno.
16)L’acqua rende la pelle piú liscia e diminuisce gli effetti dell’invecchiamento.
17)L’acqua aiuta ad impedire il glaucoma.
18)L’acqua normalizza i sistemi della creazione del sangue nel midollo spinale ed aiuta ad impedire la leucemia e linfomi
19)L’acqua é indispensabile per il sistema immunitario. Essa aiuta a combattere le infezioni e infiammazioni.

20)L’acqua diluisce il sangue e previene la formazione di coaguli.
21)L’acqua diminuisce dolori premestruali e vampate di calore.
22)L’acqua diminuisce la nausea in gravidanza.
23)In caso si carenza d’acqua non vengono prodotti gli ormoni sessuali, una delle ragioni principali dell’ impotenza e perdita di libido.
24)Attraverso una carenza d’acqua le sostanze tossiche vengono depositate nei tessuti, articolazioni, nei reni e nel fegato, nel cervello e nella pelle. L’acqua scioglie queste deposizioni.

25)L’acqua è VITA.

Di quanta acqua abbiamo bisogno?
Le perdite fisiologiche di acqua da parte dell’organismo sono dovute principalmente alla respirazione, alla perspirazione (sudorazione), all’emissione di urina e ai movimenti intestinali.
Affinché il corpo funzioni correttamente, è necessario mantenere un corretto livello di idratazione consumando acqua o cibi che contengano acqua.

Quindi, quanta acqua necessita in media un individuo adulto in salute che vive in una zona a clima cialis daily generic temperato?
Generalmente, si raccomandano 8 o 9 bicchieri al giorno. Qui di seguito vi proponiamo i modi più comuni per calcolare questo

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quantitativo:

1)Il quantitativo di urina emesso in media dagli adulti è di circa 1/1,5 litri al giorno. La perdita fisiologica quotidiana di acqua dovuta a respirazione, sudorazione e movimenti intestinali è pari ad un litro circa. L’alimentazione apporta il 20% dei fluidi necessari. Quindi, consumando 2 litri di acqua o di altre bevande al giorno (poco più di 8 bicchieri circa) in combinazione con una normale dieta, è possibile ripristinare i fluidi persi.

2)L’Istituto di Medicina statunitense consiglia per gli uomini un consumo giornaliero di liquidi pari a 3 litri (13 bicchieri circa), mentre per le donne di 2,2 litri (9 bicchieri circa).

A parte gli approcci sopra menzionati, se assumete un quantitativo sufficiente di liquidi tale da non percepire un senso di sete e da produrre 1/1,5 litri o più di urina incolore o giallognola, il vostro apporto di liquidi sarà probabilmente adeguato.

Per bere due litri di acqua al giorno dovremo cercare di organizzare la giornata in modo da suddividere la quantità in modo regolare. Iniziando dal mattino fino alla sera programmiamo delle scadenze precise, ricordandoci di fare una pausa e di introdurre uno o due bicchieri di acqua

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ogni volta. Se siamo fuori casa prepariamo o acquistiamo delle bottigliette da mezzo o un litro, da consumare poco alla volta. In questo modo potremo tenere sotto controllo le quantità e sapere quando abbiamo raggiunto la dose giusta. Per alternare e cambiare sapore possiamo realizzare degli infusi di erbe o te, che sono saporiti e drenanti. Ricordiamoci di aggiungere poco zucchero e di evitare bevande con teina e caffeina nel tardo pomeriggio e la sera se abbiamo problemi di insonnia. Possiamo consumare anche spremute e centrifughe realizzate con frutta fresca di stagione, che hanno anche un buon contenuto di vitamine e sali minerali.

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fonte: http://www.oldeconomy.org/2011/02/acqua-quanta-acqua-dobbiamo-bere-al-giorno.html

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