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Un Bambino Ha Bisogno Di almeno 12 Abbracci Al Giorno Per Crescere Bene

L’importanza del contatto fisico in un rapporto viene spesso sottovalutata, eppure si tratta di qualcosa di naturalmente terapeutico per tutti noi, inclusi i bambini.
Per abbracciare i piccoli di casa, poi, non ci dovrebbe essere bisogno di un motivo, ma sapere quali benefici effetti ha su di loro questo semplice gesto vi spronerà a farlo ancora più spesso.
Come diceva la famosa psicoterapeuta Virginia Satir: “Per sopravvivere abbiamo bisogno di quattro abbracci al giorno; per sostenerci otto; per crescere dodici“.

Il cervello di un bambino trae innumerevoli benefici da un abbraccio

  • Abbracciando vostro figlio farete in modo che i recettori della sua pelle (corpuscoli di Pacini) si attivino e vadano a stimolare il nervo vago, il quale trasmette al cervello impulsi che hanno effetti positivi sull’umore, l’appetito, la motivazione e il sonno.
  • Un abbraccio ha il potere di produrre dopamina, un neurotrasmettitore che svolge diverse funzioni nel cervello, fra cui quella di sollevare l’umore, infondere sensazioni di piacere e attenuare i livelli di stress.
  • Libera l’ormone dell’amore: il contatto di un abbraccio libera anche ossitocina, un ormone importante non solo nelle ultime fasi della gravidanza e durante il parto e l’allattamento, ma anche nelle fasi successive della vita in quanto attenua l’ansia e aumenta il livello di fiducia ed empatia. Un vero toccasana della sfera emotiva.
  • Riduce il livello di cortisolo nel sangue: un esperimento ha dimostrato che anche solo abbracciando un oggetto come un peluche durante una conversazione è in grado di abbassare i livello di questo ormone, spesso associato allo stress.

Mai sottovalutare il potere di un abbraccio

Cosa percepisce un bambino quando lo abbracciamo? Un mare di sensazioni positive! Si sente amato, protetto, sicuro…
Tutto questo, al contrario di quanto sostengono alcune persone, non ne mina la sicurezza ma, al contrario, li aiuta a sentirsi sicuri di sé poiché la base da cui partono per relazionarsi col mondo esterno è una base fatta di amore. La loro persona trae beneficio dalla consapevolezza di essere amati e questo li prepara a relazionarsi con gli altri con una buona autostima.
Insomma… Ogni abbraccio che darete a vostro figlio è un regalo dal valore inestimabile!

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Vertigini, Mal Di Schiena E Problemi Di Postura: E Se Fosse Colpa Dei Denti Storti?

Avete mai riflettuto su quanto il nostro corpo sia una macchina praticamente perfetta?

Nonostante qualcosa possa andare nel verso sbagliato, continua ad esserlo perché porta avanti con estrema precisione migliaia di processi involontari, senza che noi ne siamo al corrente. Ciò che è ancora più curioso è il fatto che esistono dei collegamenti insospettabili tra le diverse parti del corpo: sapete ad esempio che una dentatura non allineata può causare problemi di deambulazione? Il motivo è facile da spiegare…

Quando parlano di occlusione, i dentisti si riferiscono alla chiusura delle arcate dentali: ognuno di noi le serra in maniera differente anche se esiste un solo modo di farlo correttamente. Per considerarsi normale, l’occlusione dentale deve comportare le seguenti condizioni:

1)
L’arcata dentale superiore si sposta in avanti rispetto a quella inferiore, e la coppia di molari e premolari superiore precede di mezzo dente circa l’omologa inferiore.
2) Ogni dente tocca esattamente due denti dell’altra arcata.
3) Gli incisivi superiori coprono di un terzo la lunghezza di quelli inferiori.

Solo se si verificano tutte e tre le condizioni i muscoli del volto e del collo non sono soggetti a tensioni. Al contrario, se si verifica una situazione differente da quella descritta, vuol dire che l’occlusione è causa di un anomalo funzionamento dei muscolisopra citati, oltre a quelli responsabili della deglutizione, della masticazione e dell’articolazione dei suoni.

L’anomalia si estende però anche ad altri muscoli del corpo, come quelli addetti alla deambulazione e alla postura. Il motivo? La tensione si propaga sulla colonna vertebrale che ovviamente determina il modo in cui camminiamo. Non è raro che soggetti che manifestano problemi ai denti e malocclusione accusino anche mal di schiena, cifosi e deambulazione scorretta.

Le problematiche che può causare una malocclusione sono anche altre: può essere compromesso la struttura dell’orecchio interno, provocando vertigini, giramenti di testa improvvisi e problemi a mantenere l’equilibrio, e possono scaturire anche reflussi gastroesofagei.

Dunque, i motivi per cui ci si dovrebbe prendere cura dei denti non è solo per un fatto estetico ma, come ci si doveva aspettare, per mantenere in salute tutto il resto del corpo.

Se soffrite di questi sintomi non esitate a contattarci la Chiropratica Caronti è ciò che fa per voi.

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9 Piante Che Dovresti Tenere In Casa Per Dormire Bene Ogni Notte

Chi ne soffre potrà confermarlo: l’insonnia è un disturbo odioso, che non solo incide gravemente sull’umore e sulla capacità produttiva, ma che a lungo andare può tradursi in vere e proprie patologie fisiche.

Per contrastarla ci sono sul mercato molti rimedi in forma di farmaci o infusi, ma un ruolo fondamentale può giocare anche l’ambiente circostante. Alcune piante ad esempio hanno un effetto rilassante sul nostro corpo e possono essere di grande aiuto. Non posiamo promettervi che mettendo queste piante in casa dormirete come ghiri, ma di sicuro esse gioveranno al vostro benessere psicofisico.

Ecco 9 piante comuni che fanno bene al sonno:

 

1. Lavanda

Il profumo della lavanda ha un effetto benefico sull’ansia e sullo stress, agisce abbassando la frequenza cardiaca e per questo induce il sonno.

 

2. Aloe Vera

Indicata anche dalla Nasa come una delle piante più benefiche per gli ambienti chiusi, l’Aloe Vera è in grado di emettere ossigeno nelle ore notturne e purifica l’aria dagli agenti chimici.

 

3. Clorofito o pianta ragno

immagine: madaise/Flickr

Detta anche nastrino, questa pianta è facile da mantenere e moltiplicare. Anche questa emette ossigeno durante la notte ed è perfetta per chi ha problemi respiratori.

 

4. Sansevieria

immagine: Martin Olsson/Wikimedia

Detta anche lingua di suocera, questa pianta è in grado di filtrare le tossine presenti nell’aria (formaldeide, tricloroetilene e benzene).

 

5. Valeriana

Molti ne conoscono l’estratto, ma anche la pianta ha grandi proprietà calmanti sui nostri nervi.

 

6. Pothos

Anche il pothos è stato indicato dalla Nasa come perfetto per purificare gli ambienti chiusi; tra l’altro è facilissimo da tenere in vita!

 

7. Edera comune

Ha effetti benefici su asma e allergie, oltre ad essere molto resistente e bellissima da vedere.

 

8. Gardenia

immagine: Tatters/Flickr

Molti studi hanno provato che la gardenia ha un effetto calmante paragonabile a quello del Valium. Aiuta a rilassarsi e favorisce il sonno.

 

9. Gelsomino

immagine: maxpixel

Secondo uno studio della Wheeling Jesuit University, l’odore del gelsomino agisce direttamente sull’ansia e sullo stress.

 

@chiropraticacaronti

fonte: curioctopus.it

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Lo Sbadiglio, prodigio della natura

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo sbadiglio, prodigio della natura!

Lo spalancare la bocca ed aspirare intensamente l’aria per poi buttarla di nuovo fuori, è da anni un meccanismo studiato dagli esperti. Le spiegazioni date alla necessità di sbadigliare sono state diverse, ognuna plausibile: c’è chi ha ipotizzato che in questo modo si immetta in circolo abbastanza ossigeno per “risvegliare” il cervello assonnato o annoiato.
Tuttavia una recente ricerca ha spiegato che la funzione principale dello sbadiglio è quello di “raffreddare” la testa: lo studio ha misurato la temperatura del cranio prima e dopo aver sbadigliato, rivelando come l’innalzamento della temperatura possa essere responsabile dell’innesco dello sbadiglio. Proprio come un computer, il cervello ha bisogno di aria fresca per lavorare bene!

#chiropraticacaronti

 

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Come portare lo zaino

 

(fonte: the Huffington post)

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Collegamenti tra intestino e schiena

E’ importante tenere in considerazione l’intestino come causa di mal di schiena.

Intestino e schiena sono intimamente collegati da molti punti di vista, sia anatomici che funzionali: per questo si influenzano a vicenda.

#1 COLLEGAMENTO ANATOMICO

Tutta la struttura dell’intestino, dal tenue al colon, è in intimo contatto con la colonna vertebrale e con i suoi muscoli.

Si può quindi capire come l’irritazione cronica dell’intestino possa avere un effetto negativo sui muscoli della schiena, rendendoli maggiormente contratti.

A fare le spese di questa situazione è in particolare il muscolo psoas, che vedremo più tardi, ma che come puoi vedere è uno di quelli più a contatto con l’intestino.

Relazione intestino-psoas

#2 L’INTESTINO INFLUENZA LA QUALITÀ DEI TESSUTI

Tutto ciò che mangiamo serve a nutrire i nostri tessuti, compreso il tessuto muscolare.

Se la nostra dieta è povera di nutrienti provenienti da cibi freschi, ed il nostro intestino è cronicamente poco funzionante, l’assorbimento dei nutrienti sarà scarso.

Di conseguenza, peggiorerà la qualità dei nostri tessuti, ed il tessuto muscolare sarà uno dei primi a farne le spese.

#3 IL MICROBIOTA INTESTINALE

La flora microbica intestinale ha suscitato grande interesse nella ricerca medica dal 2010 in poi.

Si è scoperto che la grande quantità di batteri che popola il nostro intestino è responsabile di una serie di funzioni indispensabili alla nostra sopravvivenza.

Non solo: la produzione di alcune sostanze chimiche può avvenire soltanto in presenza di una flora microbica in buona salute.

In presenza di problemi intestinali, e quindi di verosimile flora microbica non in buona salute, abbiamo una maggiore possibilità di avere dolore ed infiammazione intestinale, che come abbiamo visto possono propagarsi alla colonna vertebrale.

SINTOMI DI QUANDO È L’INTESTINO AD ESSERE RESPONSABILE DEL MAL DI SCHIENA

Sfortunatamente non ci sono esami o sintomi che determinino con precisione quando il problema è l’intestino, nè si può escludere che lo sia anche se si hanno “problemi vertebrali”.

Il metodo migliore è fare una valutazione completa e ragionare sui sintomi.

Infatti, chi ha problemi alla schiena legati (almeno in parte) all’intestino:

  • ha solitamente dolore uniforme, non localizzato in un punto
  • avverte anche sensazioni di “bruciore“
  • ha concomitanza di gonfiori, stipsi o colon irritabile

Un metodo molto funzionale è quello “empirico”: si prova ad impostare un regime alimentare ad hoc per almeno un paio di settimane, e si assiste alle reazioni.

Se c’è un miglioramento parallelo delle funzioni intestinali e del mal di schiena avremo trovato la causa.

COSA PUOI FARE DA SUBITO

Ci sono diverse cose che puoi mettere in pratica immediatamente, senza dover fare alcuna visita o approfondimento.

Questi semplici consigli possono permetterti di migliorare da subito sia la tua funzionalità intestinale, sia il tuo mal di schiena, che questi siano collegati o meno.

#1 SEGUI UNA ALIMENTAZIONE CIRCADIANA

Diversi studi hanno indicato che l’alimentazione circadiana è quella che più favorisce le funzioni intestinali e gastro enteriche generali, perchè rispetta i fisiologici ritmi del corpo.

#2 FAI DEL MOTO E BEVI MOLTA ACQUA

Una leggera attività sportiva e una corretta idratazione aiutano la peristalsi e quindi la corretta attività intestinale.

CONCLUSIONE

Mal di schiena e problemi intestinali sono spesso in concomitanza.

Se si vuole migliorare lo stato di benessere complessivo, si deve lavorare sia sull’ aspetto alimentare sia sull’ aspetto fisico, oltre che naturalmente su quello psicologico.

 

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